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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

"LA MADRE" - Laura Nalin

  “[..]Dovrai insegnarle che la Dea è in lei e che l’Amore vero, quello delle favole esiste e che non dovrà mai perdere la speranza di trovarlo…e che è un amore che non isola, ma che, una volta prese le misure, diventerà ONNIPERVASIVO ed assorbirà tutto, che tu non la abbandonerai mai, ma che l’Amore vero è una opportunità unica, va colta, perché è questo il senso vero della vita […]” Paolo, 21/06/16.     Sette e mezza, il tuo primo vagito! I tuoi occhi si aprono al mondo, sono enormi, spalancati, lo sguardo intenso e serio mi interroga e non so darti risposte adesso che sei fuori dal mio corpo. Non posso crederci, sei fuori da me! La mia mente lo sapeva da tempo, ma è come se i nostri due corpi lo ignorassero e adesso se ne stanno lì sospesi, attoniti, per qualche momento inerti. Ed anche se ti sorrido e ti accarezzo c’è una parte di me che protesta: “ No! Perché sei uscita figlia mia?! ”. M’immagino che stai sentendo la stessa cosa, anzi, per te è molto più sconvolgente per

L'ALLINEAMENTO DELLE SCAPOLE NELLE POSTURE YOGA

  Il riconoscimento della giusta postura delle scapole e del collo (con la testa in delicato equilibrio sulla prima cervicale ed accompagnata dal corretto allineamento in orizzontale e "in basso" delle spalle e delle scapole) è essenziale nella pratica dello yoga e di tutte le tecniche psicofisiche orientali.   A n a tom ica m e nte   qu e s ta   z ona   è   a ss a i   c omp le ss a :   v i   p a ss a no   tutti   i   mu s c o l i   c he   r ig u a rd a no   l a   r e s p i r azi one   tor acica ,   l'e s t e n s i one   d ell a   c o l onn a ,   l'e s t e n s i one   or izz ont al e   d e l   tor ace ,   l'e s t e n s i one   d e l   c o ll o e   d ell a   t e s t a .   U n   lav oro   pr eli m i n a re fondamentale   è   qu ell o   dell’allineamento d e l   ci nto   s ca po la re   e   d e l   c o ll o.   La realizzazione della   gi u s ta   po s tura d e l   c o ll o,   c on   l a   t e s ta   i n   d elica to   e qu ili br i o   s u ll a   pr i ma   ce r vical

YOGHIADI

  Il 13 ottobre scorso ero a Roma a fare il giudice per le ”Yoghiadi nazionali” , una gara di yoga la cui istituzione, all’inizio di quest’anno, ha suscitato un mare di polemiche. Nei mesi precedenti c’erano stati scontri dialettici accesissimi, e per me incomprensibili: “Se uno prova soddisfazione a confrontarsi con altri yogin nella maniera di assumere una posizione, per avere coscienza dei propri limiti o anche per il gusto di gareggiare“– mi dicevo – “che male c’è?”. In fondo in India fanno gare di Yoga da secoli [1]  senza che nessuno abbia niente da ridire, e poi, mi dicevo – “Perché arrabbiarsi tanto per l’istituzione di una disciplina chiamata “Ginnastica Yoga”? - Allora dovremmo irritarci tutte le volte che sentiamo la parola yoga associata a discipline non sicuramente non hanno a che vedere con la tradizione indiana…come lo “Yoga della Risata”, o lo “Yogilates” o “I Cinque Riti Tibetani” (una sequenza di esercizi praticata nelle palestre americane negli anni ’30 entrata a far